Duro, quasi impossibile, scrivere delle parole che mai avrei pensato di dover imprimere sulla carta e sulla carta moderna, i social. Oggi, 30 aprile 2021 si chiude un magnifico percorso, un libro di tante meravigliose pagine scritte dall’ormai lontano 2001 fino ad oggi. La Pibe de Oro, la nostra Pibe de Oro, cessa la sua attività sportiva calcistica dopo un ventennio pieno di gloria e di storia da raccontare. Non mi soffermo al perché di tale decisione, ne potrei dire 10,100,1000 ognuna valida ed ognuna confutabile. Ora è così, con tanta malinconia e tanta tristezza per tutte le sensazioni vissute ogni sera, ogni giorno da quel novembre del 2001 quando iniziarono i provini per la costituente squadra da iscrivere al campionato di terza categoria.
Quel giorno, onestamente, non potevo pensare che avrei vissuto 20 anni meravigliosi, pensavo che sarebbe stata una avventura che sarebbe durata 3 o 4 anni, un vizio, un divertimento. E’ diventata subito ragione di vita, il tempo fu subito scandito da allenamenti e partite della Pibe. Nel nome del più grande di tutti, Diego Armando Maradona, cominciò una meravigliosa passeggiata nel calcio dilettantistico romano che, oggi, ci delizia la mente con ricordi e suggestioni indelebili per sempre.
Oggi non è più così, il calcio non ha più lo stesso sapore per me e non voglio sporcare questo ricordo con le brutte sensazioni vissute in questa stagione ed, in parte, nella precedente. Semplicemente ogni cosa bella ha il suo termine e la Pibe de Oro sta avendo il suo epilogo. In tanti vi sentite o vi sentirete delusi e vi capisco ma, penso, vi deluderei molto di più se non mettessi la stessa passione e la stessa capacità come fatto fino ad ora.
E’ il tempo di ricordare e ringraziare, impossibile nominare tutti e mi scuso già da ora per qualcuno che dimenticherò di citare personalmente ma da Stefano Diamanti, primo tesserato di questa società a Lori Marco, ultimo senza possibilità di poter scendere in campo, tutti coloro che mi hanno onorato di indossare la maglia della società da me presieduta meritano un grazie sentito e di cuore. Non potrò mai dimenticarvi ed un posto nel mio cuore e nella mia testa lo avrete tutti, nessuno escluso.
Prima di tutto ringrazio gli sponsor che hanno permesso tutto questo. Impianti & computer, Nts, Tittarelli, Casa della Luce, il primissimo Amato Massimo, Casa & co e tanti altri che mi hanno permesso di vivere questa meravigliosa avventura
Poi ringrazio chi ci ha ospitato in questi anni, dal campo Ilari a Centocelle, campo di una volta, polveroso e brullo ma che ci ha permesso di vivere la prima grande gioia, alla deliziosa accoglienza ricevuta al campo Breda dal compianto Postorino fino alle deliziose “Signore” (come le ho sempre chiamate) del bar che ci coccolavano ogni volta che eravamo lì per terminare al campo Giardinetti dove ho trovato una vera famiglia con Antonio Ranieri e Maurizio Manieri (in assoluto ordine alfabetico) che, dal primo giorno, mi hanno messo a mio agio fornendo tutta l’assistenza possibile che ogni squadra possa desiderare. Grazie a voi di cuore.
Ovvio che, partendo da Marco Appolloni fino a Lorenzo Alteri, i capitani di questa squadra segnano, per forza di cose ed in ragione del ruolo ricoperto, le bandiere di questa società. Ed allora grazie a te Appolloni perché le prime pagine di questa storia le hai scritte te e non potevi essere un capitano migliore di questa squadra allora nascente.
Il successivo capitano fu Stefano Diamanti ed è stato colui che, idealmente, ha alzato i primi trofei di questa squadra con la promozione dalla terza alla seconda categoria e dalla seconda alla prima categoria. Un uomo che ha rappresentato degnamente e nella maniera migliore il nome della Pibe de Oro, capitano riconosciuto da tutti e mai messo in discussione perché, prima di tutto, veniva la Pibe e poi tutto il resto. Come dimenticare chi, con il figlio pronto a nascere, era in campo e segnava per la mia squadra? Grazie a te Stefano Diamanti per essermi stato vicino per una buona parte di questo lungo cammino.
Come non ringraziare Luca Dell’Armi capitano non per tante partite ma vero uomo Pibe, ancora oggi vicino a questa società in maniera sostanziale e fondamentale, ancora oggi parte importante della mia vita e di tante cose che girano intorno al nome Pibe de Oro. E’ di uomini come lui che si è nutrita la Pibe, è da uomini come lui che la Pibe ha tratto linfa vitale per crescere e diventare realtà del calcio dilettantistico laziale.
Le parole terminano se debbo menzionare un altro capitano storico della Pibe de Oro: Massimiliano Terenzi. Come si può semplicemente ringraziare un uomo che ha indossato per 300 volte la casacca albiceleste? Ogni parola sarebbe retorica, io a Mamo non posso che inviargli un abbraccio così forte che, idealmente, ci tiene uniti da sempre. Lo conosco dal 1991 ed è stato uno dei primissimi capisaldi su cui costruire la Pibe. Se mi avesse detto di no avrei seriamente ripensato al progetto. Ma non avevo dubbi ed è stato compagno di viaggio per un percorso lunghissimo, il più lungo di tutti. Ti avrei chiesto di chiudere qui la tua carriera se si fosse potuto ripartire, idealmente so che, per quanto hai giocato in squadra più forti e prestigiose della mia, nel tuo cuore c’è la Pibe e nel mio cuore c’è il posticino riservato a quelli come te che hanno amato come me questa società. Grazie ancora, non potrò mai dimenticare quello che hai fatto per me e la Pibe.
Un altro veterano che ha ricoperto per un buon periodo il ruolo di capitano, vincendo anche lui è stato Roberto Caliendo. Leader silenzioso, uomo squadra insostituibile, persona seria ha svolto il suo ruolo con grande impegno e dedizione sfidando ogni situazione avversa fino al magico successo del 2014 che riportò la Pibe in prima categoria. Anche a te, Roberto, vanno i miei ringraziamenti più sentiti per come hai rappresentato questa società
Grazie infinite anche a Giammarco Viscio, il più giovane capitano di questa squadra, che, per lungo tempo, ha avuto anche lui “il sogno nel cuore” di vincere con questa squadra riuscendoci, finalmente, anche lui nel 2014. Anche lui, in maniera sostanziale e fattiva ha permesso a questa società di vivere tranquillamente questo meraviglioso percorso.
E come non ringraziare quello che, oggi, è una delle persone più tristi insieme a tanti di noi. Lorenzo Alteri è arrivato quasi bambino alla Pibe de Oro e partita dopo partita se l’è messa nel cuore ed è diventata la sua squadra del cuore. Sono certo che se gli chiedessi se preferisca che vinca la sua Roma o la sua Pibe, senza indugio sceglierebbe quest’ultima. Solo questo serve per ringraziarti per quanto hai fatto per me e la mia squadra, la nostra squadra, quella per cui ci siamo arrabbiati, abbiamo giocato, abbiamo gioito. Anche un giorno lontano, sarai sempre nei miei ricordi in maniera indelebile, grazie ancora.
I capitani di questa squadra simboleggiano tutti i giocatori che hanno giocato con noi. Impossibile ricordarli tutti, ci vorrebbe troppo spazio e troppo tempo, ringrazio prima i centenari per tutti (i capitani appena menzionati oltre a Stella, Della Valle, Loconsolo, Maura, Pullerà, Scaramella, Rovere, Bonamore, Scuderi, Brugnoli, Chiarella, De Persio) e poi due giocatori che rappresentano i simboli del gol di questa società.
Il bomber, indiscusso, indiscutibile, numero uno, 76 gol e tante presenze hanno deliziato la platea di tifosi della squadra albiceleste. Memorabili i gol a Colleferro e sul campo del Torbellamonaca, a Gavignano o nei vari campi che lo incoronarono, da numero 10, capocannoniere del campionato di prima categoria 2010. Ricordo perfettamente che appena avuta notizia che la sua squadra non esisteva più ci misi 2 ore a cercare il numero, chiamarlo ed invitarlo a vincere con noi. Detto e fatto, campioni con tutti i record possibili ed immaginabili, con quasi due mesi di anticipo. Grazie Manuel Terenzi di quei momenti e di tanti altri passati insieme.
Ed il mio grazie più grande, non me ne vogliate giocatori della Pibe, va al più forte di tutti, a colui che meglio ha incarnato il nome della società, al nostro Pibe de Oro. E’ ovvio che mi riferisco a Gianmarco Agostinelli, mai tanto compianto da quel triste giorno che non vogliamo ricordare. Malinconia, tristezza, gioia, ilarità ogni sentimento, ogni stato di animo era perfettamente adattabile a questo meraviglioso giocatore ed ad un amico che sempre, sempre, sempre ha messo la Pibe anche davanti ad affetti oggettivamente più cari. Io posso solo ringraziarti per avermi onorato di aver indossato questa maglia, posso solo ringraziarti per avermi fatto rivivere, su questi campi, le magie del Pibe de Oro. Innumerevoli i ricordi, ma il più bello è quello di me e te che ridiamo insieme mentre elenco le tue prodezze che ci permisero di vincere due campionati. Grazie ancora amico mio, non potrò mai dimenticarti.
Una menzione speciale va anche agli allenatori di questa squadra bravi, vincenti o meno ma tutti con un amore indescrivibile per questa società. Nessuno è mai stato veramente allenatore e basta, ognuno ha preso a cuore questa squadra come l’ho fatto io per 355 volte (le mie presenze in panchina). Blasi, Berini, Baroni, Beltempo, Marfut, meritano il mio ringraziamento per i motivi di cui sopra. Hanno amato questa società per un periodo più o meno lungo ed è stato bello conoscerli e passare del tempo con loro.
Una menzione speciale va ad Amato Mirko, mister in seconda nei primi anni della Pibe de oro ed a disposizione sempre e Ranaldi Lorenzo anche lui mio aiutante nel primissimo anno. Non è possibile dimenticare Rovere con le sue preparazioni in rigoroso stile anni 70. A tutti coloro il mio grazie è veramente spassionato.
Per altri mister debbo spendere due parole in più perché ognuno di loro è stato prima giocatore e poi allenatore:
Barchiesi Cesare, Cesarone per tutti, attaccante e difensore, persona vera in un mondo che non lo ha ripagato alla stessa maniera. E’ stato anche allenatore di questa squadra vincendo il primo campionato nel 2009 e vivendo la prima esperienza nella categoria superiore. Impossibile dimenticare quanto di buono hai fatto per noi, io non posso che ringraziarti per sempre di tutto questo.
Staffaroni, secondo per anni e poi direttore tecnico della squadra juniores, persona verace e vera, bomber di primo livello (secondo nella storia della Pibe), nella top 11 di sempre dei migliori giocatori, mister infaticabile e delizioso. Grazie di cuore bomber per le gioie sul campo e per essermi stato vicino anche nella seconda fase della tua carriera calcistica.
Addati, vincitore di due campionati su due campionati giocati, inimitabile ed ineguagliabile, allenatore con me dell’unica salvezza in prima categoria, vincitore sul campo sempre insieme a me della seconda categoria ed allenatore in prima come giustamente meritava in un periodo di rifondazione della società. Io ti ringrazio infinitamente per quanto fatto per la mia squadra.
Per Luca Conti non posso avere la lucidità necessaria ed oggettiva per descrivere che persona è: un amico, una persona leale, vera, cosciente del suo ruolo, sempre pronto ad assumersi le sue responsabilità, sempre pronto a fare un passo indietro, sempre pronto anche a sfidare l’impossibile come quando provò a salvare una stagione in prima categoria con Terenzi Manuel. Se la Pibe de Oro mi doveva far conoscere una persona del genere, beh debbo dire che ne è valsa la pena. Grazie di tutto Luca, sei e resterai per me una persona speciale.
De Persio è la quint’essenza della bellezza di questa avventura. L’ho sempre definito una eminenza grigia per la sua capacità indiscutibile di risolvere ogni problema. E’ stato giocatore ed ha vinto, al primo anno da collaboratore di allenatore ha vinto, è stato richiamato da me con la squadra al quart’ultimo posto e dopo un anno e mezzo l’ha portata in prima categoria. Per me non è stata una sorpresa, sapevo perfettamente che con lui ero in una botte di ferro. Se un allenatore doveva essere l’ultimo, giusto che sia stato lui. Grazie veramente Andrea, è stato bello incontrarti in questo percorso.
Come collaboratori di campo non posso non menzionare Pelagaggi, preparatore dei portieri del secondo campionato vinto (2011), Marco Pullerà che è stata gloria di questa società come giocatore e come preparatore dei portieri oltre ad essere fornitore ufficiale della squadra ed aver creato il primo sito internet della stessa. Ma prima di tutto è un vero amico, una persona di cuore che è stato bello incontrare in questo percorso e che resterà come segno della bellezza di questa avventura. Grazie Marco
Di Antonio Lepori mi resteranno negli occhi la commozione di qualche sera fa, quando gli annunciai la fine di questa avventura. E non posso che ringraziarlo perché è da questi esempi che ho capito che tutto il percorso fatto ha avuto un significato sempre: ci siamo divertiti, abbiamo riso, abbiamo scherzato, abbiamo lavorato…..e rifarei ogni singola cosa tranne una che lui sa, di questo meraviglioso percorso. Grazie ancora Antonio
Giulio Giorgi è stata un’altra magnifica persona che ho incontrato in questo cammino. E’ stato un grande dirigente, capace e competente, mai una parola fuori posto, sempre pronto ad aiutare la squadra. Difficile trovare persone più oneste e sincere di Giulio, il mio grazie è assoluto e sincero.
Luigi Zecca è stato per anni Direttore sportivo della squadra. Vero e proprio uomo società ha rappresentato spesso la Pibe nelle riunioni federali o sociali nella maniera migliore vista la lunga esperienza nel mondo del calcio. Organizzatore di ritiri e di squadre occupa un posto primario nei miei ricordi di questi 20 anni. Grazie ancora Luigi
Prima di ringraziare i miei compagni di viaggio che dal primo giorno mi sono stati vicini in maniera ininterrotta è giusto menzionare tutti i dirigenti di questa squadra da Melchionda, a Nati, a Moschetta, a Stefania Carnevale, a Gianni Liberatori, a Saccucci, a Campoli e tanti altri che dimentico, ai fisioterapisti Bernabale, Termini ed Astarita fino a tre persone che non posso dimenticare:
Fausto De Martinis, primo addetto stampa vero di questa società che ama come se stesso. Mi è stato vicino molto in questo difficile periodo ed ha provato più volte a farmi cambiare idea, spesso facendomi vacillare. Un giorno, da avversario, mi disse che gli sarebbe piaciuto far parte di una società che si chiamava Pibe de Oro. Detto, fatto…appena libero da impegni è entrato nella nostra famiglia ed è diventato uno di noi. E’ stato veramente bello conoscerti, grazie di cuore Fausto.
Boccio e Boccino che in tempi diversi sono stati vicini a questa società in vari ruoli. Il loro compito oscuro è stato fondamentale perché, grazie a loro, la squadra era tranquilla e non aveva problemi di nessun genere. Grazie ancora per aver percorso un pezzo di cammino insieme a me, secondo le vostre possibilità, me lo ricorderò sempre.
Maurizio Fabiano è tutto: è stato grande giocatore, vincitore di campionato e poi, dopo un po’ di anni, ha deciso di tornare con noi nel prezioso ruolo di collaboratore oscuro ma fondamentale. Ogni problema della squadra è stato risolto, più o meno, da lui. Ogni cosa che era possibile fare, anche decisamente più del suo compito, è stata fatta a regola d’arte e poi, la sua simpatia innata, il suo umorismo trascinante mi hanno accompagnato per tanti anni fino all’ultimo giorno. Grazie ancora Maurizio per quello che hai fatto, è certo che nei nostri ricordi di amici ci sarà, per sempre, questa pagina scritta insieme.
Ultimo ma non ultimo Ramogida Giuseppe: non me lo sono dimenticato da allenatore, non me lo sono dimenticato da dirigente, non me lo sono dimenticato da giocatore e, qualche volta, capitano. Joe, perché così lo chiamano gli amici a cui mi pregio di appartenere è stata una colonna portante di questa società. Giocatore (ed ha vinto), allenatore (ed ha vinto), dirigente (ed ha vinto) ma, prima di tutto questo, persona seria, signore vero. Come ho sempre dichiarato se c’è stato un motivo per cui questa avventura è nata, uno di questi è aver conosciuto una persona come Joe, una persona che avrà, per tutto il resto della mia vita, la mia stima ed il mio ringraziamento incondizionato per aver amato questa società come l’ho amata io. Grazie ancora joe, non ti dimenticherò mai.
Ultimissimo e non poteva essere altrimenti è il mio Fabrizietto, per tutti Fabrizio Bagnuoli. Dopo aver condiviso per anni la passione per il Napoli e Maradona abbiamo deciso di esagerare e di condividere una passione ancora più grande. Non c’è stato ruolo che non ha ricoperto per questa società: giocatore, preparatore dei portieri, dirigente, Presidente, Vice Presidente ma vero e proprio uomo società. Non avrei potuto fare nulla di quello che è stato fatto se non ci fossi stato te, non ho modo per dimostrati quanto ti sono riconoscente per questo se non scriverlo pubblicamente ad imperitura memoria. Se la Pibe è esistita per tanti anni è stato, principalmente, per merito della tua presenza, io non posso che ringraziarti e dirti che te ne sarò riconoscente fino all’ultimo dei miei giorni.
Ho dimenticato sicuramente qualcuno, chiedo scusa anticipatamente ma le emozioni di questi giorni stanno prendendo il sopravvento. La Pibe de Oro è stata la mia “oasi di tranquillità” per tanti anni ed è impossibile non emozionarsi al pensiero che tutto questo ora non ci sarà più. Sarà difficile non sentire più l’odore degli spogliatoi, sarà impossibile dimenticare le frasi pre partita, le sensazioni, gli sguardi, le attese, gli attimi, i nervi, le arrabbiature. Un miscuglio di emozioni che resteranno scritte a carattere imperituro nel mio cuore e nella mia testa. Io sono certo solamente di una cosa: ne è valsa la pena, ne è valsa veramente la pena. E’ stata una delle cose più belle che abbia mai fatto e la rifarei 1/10/100/1000 volte per rivivere ogni attimo alla stessa maniera. Grazie ragazzi, grazie di cuore, stasera il mio cuore sanguina ma le lacrime che rigano il mio volto sono, per la prima volta, lacrime di felicità, lacrime di ringraziamento per delle emozioni che mai avrei pensato di provare 20 anni fa. Vi voglio bene, vi voglio un bene dell’anima e vi porterò sempre nel mio cuore.
Ciao Pibe